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A.D.
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CELTI |
TRADIZIONI CELTICHE 01) I druidi non lasciarono nulla di scritto della loro dottrina, anche se usavano l'alfabeto ogamico, inciso su legno di tasso o di nocciolo, per usi magici e divinatori. 02) Il nome "ogam" deriva da Ogme, dio della guerra, dell'eloquenza e della magia ed era appannaggio esclusivo dei "filid", cioè i druidi-poeti. 03) Abbiamo invece molti testi manoscritti, epici e mitici, in scrittura gaelica risalente al periodo successivo alla cristianizzazione, quando i monaci diffusero l'uso della scrittura e l'Irlanda divenne il più attivo laboratorio di "scriptoria" di tutta l'Europa in senso cristiano. 04) Un esempio
di cristianizzazione è il ciclo di Artù e del Graal.
05) Un altro esempio di cristianizzazione sono i "topoi" usati nel medioevo come: il cavaliere errante, la cerca mistica, l'amor cortese, il cavaliere "senza macchia e senza paura", la lotta tra il Bene e il Male, ecc. che sono temi usati dai celti. 06) Vi è
una profonda diversità tra l'anima Celtica e quella Romana-Cristiana.
-----b) La spiritualità
celtica ha le radici nella cultura "notturna e lunare".
-----c) Nel calendario
di Coligny si vede che per i druidi:
07) Un altro aspetto
interessante dei Celti è la loro cristianizzazione da parte dei
missionari.
08) E anche quelli che si sono convertiti (Chiesa Irlandese) hanno mantenuto una distinzione dall'ortodossia romana, mantenendo riti e liturgia del tutto originali, infatti è più simile a quella orientale, mantendosi più fedele al cristianesimo primitivo. 09) Bisogna ricordarsi che l'Irlanda era per l'antica religione druidica, la terra sacra per eccellenza, dove recarsi ad imparare la parte più segreta e nobile della dottrina. 10) I Celti si
dimostrarono aperti alla nuova forma di spiritualità cristiana,
ma ci fu scontro nella visione della struttura sociale.
11) I Druidi costituivano
una classe altamente articolata con proprie "funzioni".
12) Nel mondo
celtico esisteva una classe sacerdotale, una classe di guerrieri e una
classe di artigiani.
13) Con il cristianesimo, specialmente con San Patrizio, la classe druidica scomparve, poichè si provvide a scardinare la società celtica dal suo interno eliminando tutti coloro che opposero resistenza pagando con la perdita dell'identità e con la follia la loro fedeltà all'antica religione. 14) Per i Celti "il culto degli eroi" era un altro pilastro del loro atteggiamento mentale, infatti questo lo scoprirono, a loro spese, i Romani, spiegandolo con la loro fede nell'immortalità dell'anima, per cui non c'era nulla di più spaventoso di un esercito di guerrieri celti, decisi a morire per la gloria. 15) Per l'animo
celtico il tempo convenzionale non esiste, e la storia è il mito.
E il tempo del mito è circolare, cioè infinito.
16) I druidi non hanno lasciato nè templi, nè monumenti, come noi li immaginiamo, poichè il loro tempio era la natura, il nemeton, il bosco sacro, il cui centro era ovunque e la circonferenza in nessun luogo. 17) La maggiore
festività druidica è Samain, il primo novembre, che coincide
con l'inizio dell'anno celtico.
18) Le tradizioni
celtiche sono pieni di fiabe, di miti, di leggende, di esseri magici, di
gnomi, fate, elfi, salamandre, orchi, ecc. e tutte questi racconti sono
stati affidati alle memorie di intere generazioni di bardi e filid.
19) Una cosa si
evidenzia in tutto questo che abbiamo detto, che l'aria e la terra d'Irlanda
sono intrise di spiritualità e di magia.
(Parte 1°) . (Estratto da: Tradizione Celtiche, di Ward Rtherford, editore Neri Pozza). . |